blog
Concerti
20/06/2019

Jovanotti e la musica come impegno civile

Jovanotti e la musica come impegno civile

Il lungo e articolato percorso musicale di Jovanotti ha visto, oltre a un costante arricchimento musicale, un graduale affermarsi nei suoi testi di tematiche sociali a tutto tondo. A differenza di altri personaggi, che hanno sposato una determinata causa, il cantante di Cortona ha avuto un approccio un po' più ampio. La sua sensibilità per tutto ciò che accade intorno e la curiosità che lo contraddistinguono lo hanno portano a sostenere, anno dopo anno, l'importanza di più tematiche apparentemente slegate tra loro. Pur senza perdere mai la vena allegra e festosa, che ha caratterizzato così tanto i suoi esordi, Jovanotti ha saputo utilizzare la musica per trasmettere valori positivi e condurre importanti battaglie civili.

L'impegno civile nelle canzoni

La prima canzone d'impegno civile Jovanotti la scrive all'indomani dell'attentato di Capaci nel quale perdono la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Fracesca Morvillo e alcuni agenti della scorta. Il brano s'intitola Cuore e viene soltanto trasmesso in radio senza essere mai pubblicato. Due anni dopo, nel 1994, nell'album Lorenzo 1994, compaiono i primi semi di una riflessione ideologica. Nel brano Penso positivo, per esempio, cita alcuni grandi personaggi come Madre Teresa di Calcutta, Gandhi, Malcom X e Che Guevara accostandoli in un unico afflato religioso.

Nel 2000 partecipa al movimento per la cancellazione del debito del Terzo Mondo incidendo un brano, dal titolo Cancella il debito, che porta al Festival di Sanremo. Da questo punto in poi, le tematiche che coinvolgono il suo impegno civile spazieranno dall'ambientalismo all'economia, come dimostra il brano Salvami, contenuto nell'album Lorenzo 2002 – Il quinto mondo. In questo testo trovano spazio il pacifismo, la globalizzazione e l'ambientalismo.

Le iniziative benefiche di Jovanotti

Il suo impegno civile Jovanotti lo ha espresso non solo attraverso le canzoni ma anche con gesti concreti.

Nel 1998 intraprende un viaggio in America Latina, esperienza che verrà poi raccontata in un libro dal titolo Il grande boh!. Le emozioni che riceve da questo viaggio lo spingono a partecipare all'album Artisti Uniti per gli Zapatisti del Chapas, il cui ricavato viene devoluto in beneficenza, per la costruzione di un ospedale in Messico.

L'anno dopo, durante la Guerra del Kosovo, Jovanotti realizza, insieme a Piero Pelù e Luciano Ligabue, una canzone Il mio nome è mai più il cui ricavato fu poi devoluto a Emergency. Il singolo, con tanto di video girato da Gabriele Salvatores, fu il più venduto dell'anno.

Dopo il terremoto in Abruzzo, insieme ad altri 50 colleghi, incide una canzone Domani 21 04 09 a scopo benefico.

L'impegno civile come frutto di una visione

La musica di Jovanotti è pervasa tutta da una straordinaria visione: quella che fa sentire il mondo intero la propria casa. Le ingiustizie che accadono a pochi chilometri da sé hanno la stessa importanza di quelle che si consumano dall'altra parte del pianeta. L'affermarsi della globalizzazione e i viaggi nel Sud del mondo sono circostante che hanno contribuito indubbiamente a questo tipo di approccio e spiegano quindi l'interesse per tematiche, come l'ambientalismo e l'economia globale, che abbiamo imparato a mettere il relazione solo di recente.

iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter